La norma infatti non sempre viene fatta rispettare. E sono proprio gli organi sottoposti al controllo a fare confusione. In Toscana, regione che tra altre ha disposto l’annotazione del capo di selvaggina migratoria solo una volta accertato dal cacciatore, sembra che diverse guardie venatorie abbiano finora applicato la normativa in modo restrittivo, ovvero ritenendo che il capo vada annotato subito dopo l’abbattimento, senza considerare la necessità dell’accertamento e cioè della verifica personale da parte del cacciatore dell’effettivo abbattimento del capo, come disposto dalla normativa regionale.
Tutto questo anche se nel preambolo della legge, proprio al fine di evitare mal interpretazioni, è stato dato uno specifico significato per la parola accertato. Vi è scritto infatti che l’annotazione deve avvenire nel momento in cui il cacciatore verifica personalmente l’effettivo abbattimento del capo.