Il monitoraggio su una specie elusiva come la beccaccia e che frequenta habitat piuttosto chiusi si può attuare attraverso l’impiego di cani da ferma cercando di inserire alcuni accorgimenti in merito alle tempistiche e alle aree di monitoraggio.
Le aree di monitoraggio saranno riconducibili a due macro categorie, ovvero aree in Territorio a Caccia Programmata, denominate di seguito “aree cacciabili” e “aree protette”. Per aree protette si intendono le aree parco, le oasi, le Zone di Rispetto Venatorio e comunque tutte quelle aree in cui è interdetta la caccia alla specie target.
Il progetto prevede lo svolgimento di protocolli di monitoraggio differenziati nelle due macro categorie.
La raccolta dati avverrà attraverso l’impiego di una App specifica, messa a disposizione dalla Unione Beccacciai Italiani (BeccApp) che permette di annotare, data, ore di monitoraggio, Comune, n. cani impiegati, numero di beccacce incontrate o abbattute, temperatura, altitudine e habitat secondo un livello macroscopico.
Dal 1° febbraio al 15 (30) marzo verranno organizzate delle sessioni di monitoraggio in contemporanea da effettuarsi con cadenza settimanale, nella giornata del sabato per un totale di 6 giornate, denominate “beccaccia-days”. In queste giornate tutti i monitoratori saranno in attività nelle proprie aree di competenza e nello stesso intervallo temporale.