Ad integrazione della ns comunicazione del 13 ottobre u.s.
Facciamo seguito alla ns. comunicazione mail del 13 ottobre 2016 per precisare quanto da noi indicato al punto b che testualmente recita: Coloro che intendono effettuarle (le battute) devono aver fatto almeno cinque interventi preventivi all’aspetto. Se ancora non fatti fate fare la richiesta a nome di qualche agricoltore interno alla struttura, utilizzando il mod. 1a che trovate sul ns. sito Web;
La ns. dizione, come da alcune osservazioni pervenuteci, si presta ad erronee interpretazioni che vogliamo chiarire.
Quando si parla di interventi all’aspetto si suggerisce la modalità più semplice e rapida di intervento preventivo. Ciò non esclude che si facciano interventi in girata, con un cane limiere, limitatamente alla giornate di martedì e venerdì.
Quando ci riferiamo alla richiesta da far formalizzare a qualche agricoltore interno alla struttura, ribadiamo, ai sensi della DGR n. 310/2016 così come integrata dalla DGR 807/2016, che gli agricoltori in presenza di danni, o anche per prevenire i medesimi, possono richiedere gli interventi di contenimento.
Terminati i raccolti delle principali colture (mais, sorgo, girasole, uva) i cinghiali si stanno rivolgendo, anche per la modesta produzione di ghiande, ai prati di medica ed ai seminativi di erbai, trifogli e favino e a seguire ai cereali autunno-vernini.
Essendo i danni determinatisi nel 2016 estremamente importanti, monetariamente, è indispensabile agire con azioni di contenimento sia con danni in corso, ma anche volti a prevenire la determinazione dei medesimi.
Le richieste che gli agricoltori devono inoltrare all’ Ufficio Territoriale della Regione di Siena e preferibilmente per conoscenza a noi, con tempestività, devono essere ancorate a situazione di danni reali, in atto o potenziali (es. danni prodottisi in annate precedenti nelle stesse aree sulle semine delle medesime colture.
Tanto dovevamo per chiarezza.