Con un’ordinanza cautelativa arrivata in queste ore il TAR della Toscana, su ricorso di WWF LAV e LAC, sospende la braccata al cinghiale (in contenimento art. 37) in via cautelare fino al 17 settembre prossimo, data in cui vi sarà un pronunciamento definitivo. Un provvedimento, pur nel rispetto del lavoro svolto dal tribunale, che lascia stupiti e che farà vedere i suoi effetti disastrosi nei prossimi mesi.
Con questa decisione si vanificano gli sforzi che gli ATC toscani, in special modo quelli collocati in aree di colture di grande pregio (vitivinicole e cerealicole), come il nostro ATC Siena Nord, avevano consentito nel 2018 di contenere fortemente i danni, iniziando un riequilibrio di densità accettabile dei cinghiali sul territorio e soprattutto nelle aree non vocate.
Il mondo ambientalista per una mera visione solo conservativa, sottovaluta il danno economico alle attività agricole, pensiamo ai vigneti del Brunello, Vernaccia e Chianti Classico, Nobile, ma anche ai nostri grani di qualità della Val d’Orcia o orticole della Val di Chiana. Ogni medaglia ha il suo rovescio e allora chiediamo alle sigle ambientalistiche che hanno fatto ricorso: ma si rendono conto che la Toscana è la prima Regione in Europa per consistenza di cinghiali e che solo con azioni decise, come la braccata e con il supporto delle squadre, si possono ottenere risultati concreti?
Siamo solidali con gli appelli quotidiani degli agricoltori, e le loro associazioni di categoria, ma anche con le rimostranze di semplici cittadini in prossimità delle aree urbane, rifugio ormai costante di cinghiali, come riportato nelle recenti cronache della locale, per non parlare poi degli incidenti stradali.
L’ATC 3 Siena Nord si schiera apertamente con gli agricoltori che quotidianamente subiscono danni, ringrazia le squadre ed i cacciatori che ad oggi si sono fatti carico di azioni di controllo sul territorio e invita la Regione, in sede di definizione della sentenza del TAR, ad essere incisiva nella difesa del provvedimento; avvalendosi anche di pareri indipendenti di istituti scientifici seri che possano sostenere la necessità della braccata in azione di contenimento, unico metodo a nostro avviso efficace.
Per chiarezza il provvedimento non riguarda la caccia al cinghiale effettuata nel periodo stabilito dal calendario venatorio.
11 maggio 2019
Roberto Vivarelli
Presidente ATC 3 Siena Nord