La Regione Toscna approva il prelievo in deroga di storno, piccione e tortora dal collare.
Ecco le principali direttive (clicca sulla specie per scaricare la delibera):
Lo storno si potrà cacciare in deroga nei giorni della preapertura e dal 15 settembre 2024 al 15 dicembre 2024 nei vigneti, uliveti e frutteti, per un raggio di 100 metri attorno ad essi, in presenza di frutti pendenti e nei terreni in cui sono in atto sistemi dissuasivi incruenti. La quota totale massima di prelievo è 20mila esemplari (massimo 20 capi giornalieri e 100 stagionali a cacciatore), con fucili a canna liscia con due colpi o semiatomatici. L’abbattimento va annotato subito dopo il recupero sull’App Toscaccia. In alternativa è possibile l’uso del tesserino venatorio cartaceo, con comunicazione obbligatoria degli abbattimenti ogni due settimane. Per coloro che utilizzano questo sistema, i prelievi sono da considerarsi chiusi al raggiungimento dei 15 mila capi, mentre in generale gli abbattimenti saranno interrotti al raggiungimento di 19.500 capi, con avviso sul sito della Regione e sull’app Toscaccia. E’ consentito l’uso di richiami (non vivi in preapertura) e stampi ad eccezione di quelli della specie storno.
Il periodo di Prelievo va dal 15 settembre 2024 al 30 gennaio 2025 sui terreni seminati con cereali autunno-vernini, cereali a semina primaverile o oleoproteaginose, per un raggio di 100 metri. Si potranno prelevare un massimo di 20mila piccioni, da segnare dopo il recupero esclusivamente sull’app Toscaccia. Il limite massimo di prelievo è di 20 capi giornalieri e 200 capi stagionali per cacciatore. Consentito l’uso di zimbelli e richiami non vivi in preapertura, dalla terza domenica di settembre è consentito anche l’uso di richiami vivi. Il prelievo sarà sospeso al raggiungimento del 95% del numero di capi prelevabili, con avviso sul sito della Regione e sull’app Toscaccia.
La tortora dal collare si caccerà, oltre che in preapertura, nel periodo che va dal 15 settembre 2024 al 30 gennaio 2025. In totale i capi prelevabili sono 10mila, con limite massimo di 10 capi giornalieri e 50 capi stagionali per cacciatore. Si potrà cacciare nei terreni con coltivazioni di cereali autunno-vernini, cereali a semina primaverile o oleoproteaginose, con un raggio di 100 metri. I cacciatori devono registrarsi e utilizzare l’app Toscaccia per annotare i capi abbattuti dopo il recupero. Consentito l’uso di stampi e richiami non vivi in preapertura, mentre dalla terza domenica di settembre si potranno usare anche i richiami vivi.