A seguito di nota della regione Toscana prot. 17460/2021 del Dirigente Settore Caccia si comunica che gli interventi di controllo sulla specie cinghiale con il metodo della braccata possono essere effettuati fino al 31.12.2021, termine di validità del Piano di controllo delle popolazioni di cinghiale.
Al fine di consentire una appropriata attuazione del suddetto piano, è altresì consentito l’utilizzo di cani da seguita con iscrizione all’ENCI od altri ausiliari che garantiscano durante le azioni di controllo una adeguata selettività sulla specie cinghiale (DGRT n. 1121 del 28/10/2021).
I partecipanti agli interventi devono essere in possesso di specifica abilitazione al controllo del cinghiale art. 37, per gli effetti dell’ultimo pronunciamento del TAR non basta essere iscritti ad una squadra di caccia al cinghiale.
Al fine di attivare il contenimento in BRACCATA è OPPORTUNO svolgere almeno UN INTERVENTO SELETTIVO (aspetto, cerca e girata) nei giorni precedenti all’interno della struttura.
La BRACCATA dovrà concludersi nell’arco delle due settimane successive al loro avvio.
Si ricorda che nel territorio a caccia programmata e nelle ZRV ricadenti in area non vocata la braccata è già attivabile in caccia come da Calendario Venatorio 2021/2022 con i criteri già approvati dall’ATC, consultabili QUI
Per l’attivazione della braccata nelle ZRC e nelle ZRV ricadenti in area vocata al cinghiale dovrà essere inviata richiesta all’ATC sul modulo predisposto. L’ATC, fatte le dovute valutazioni, inoltrerà la richiesta alla Polizia Provinciale in modo che venga attestata l’inefficacia dell’intervento e individuata la data dello svolgimento delle braccate (solo il martedì e il venerdì nelle strutture ZRC e ZRV). Per tutto il resto del territorio sarà il titolare del NUI o la GGV incaricata ad inoltrare richiesta direttamente alla Polizia Provinciale scrivendo all’indirizzo interventi.fauna@provincia.siena.it
Si ricorda che, trattandosi di contenimento, dovrà essere conferito ai centri di sosta non meno del 60% in peso in testa e in pelle dei capi abbattuti, destinando non più del 40% dei capi da dividere tra i partecipanti (GGV e cacciatori abilitati) e i proprietari, con un limite massimo di kg 2,5 di carne a partecipante. La GGV incaricata dovrà sempre produrre la scheda per l’ATC con la destinazione dei capi abbattuti riportando, nel caso di capi ceduti ad aziende agricole, il nome e la partita iva dell’azienda.